Segnali di ripresa per il mercato immobiliare! Nonostante l’imposizione fiscale, Il mattone continua a garantire il rendimento a medio-lungo termine del + 3,5%. Sul fronte del credito il taglio dei tassi ufficiali operato dalla Bce ha contribuito ad una diminuzione del costo del credito nel 2014 e ciò ha visto aumentare sensibilmente la domanda di mutui e prestiti da parte delle famiglie, rispetto al picco negativo coinciso nel biennio 2011-2012. Coerentemente con il trend positivo andatosi consolidando nel corso del 2014, la domanda di mutui da parte delle famiglie ha fatto registrare un segno più che positivo anche nei primi mesi del 2015, dando così un segnale incoraggiante al mercato immobiliare. La vera novità positiva è stata rappresentata dall’inversione di tendenza del “fattore psicologico”, essenzialmente dovuta al calo dei prezzi e alla ritrovata disponibilità delle banche alla concessione del credito, che ha fatto registrare un aumento della domanda del 5,3%. Confermata la forbice tra prezzo richiesto e prezzo offerto del 10 – 15% frutto di un sempre più costante allineamento dell’offerta alla domanda gran parte della quale resta “sospesa” di fronte alla rigidità dei valori che lentamente stentano ad adeguarsi al “repricing” imposto dal fronte attivo degli acquirenti che, dal canto loro, si presentano sempre più “selettivi”. Una saggia politica fiscale incentrata sulle riforme del comparto e sulla chiarezza delle imposte e del loro ammontare, innescherebbe nel secondo semestre dell’anno quel virtuoso volano che il comparto immobiliare attende ormai da alcuni anni. Il mattone continuerà a garantire, in un momento di grande volatilità dei mercati, il potere d’acquisto del capitale, nonché un più che accettabile rendimento del 3,5%, considerando che... la casa rimane sempre il miglior investimento a medio lungo termine per le famiglie italiane e per coloro che intendono investire, dando un sostegno per il futuro ai propri figli e alle proprie realtà imprenditoriali. [torna all'elenco] |