Ogni condomino ha diritto di ottenere dal proprio amministratore di condominio l’attestazione relativa allo stato dei pagamenti degli oneri condominiali così da poterla consegnare all’acquirente al momento del rogito notarile.

Passaggio importante avvenuta la vendita è la comunicazione all’amministratore di condominio circa il trasferimento immobiliare, per comunicare il nuovo soggetto attraverso copia conforme dell’atto notarile.

Chi subentra è responsabile in solido al pagamento dei contributi relativi all’esercizio condominiale in corso e a quello precedente, così dispone la legge, ferma la possibilità per l’acquirente chiamato a rispondere delle passività pregresse di rivalersi nei confronti del suo dante causa per quanto sborsato per suo conto.

Nel caso in cui, lavori di manutenzione straordinaria/ristrutturazione/innovazioni,  vengano autorizzati con delibera assembleare anteriore alla data del rogito,  a sopportare i costi è l’alienante anche se i lavori sono stati realizzati in tutto o in parte successivamente all’atto di trasferimento (Cassazione 10235/13).

Salvo che non sia diversamente pattuito tra le parti e indicato nel rogito, è invece operante il principio generale della personalità delle obbligazioni: infatti, l’acquirente delle unità immobiliari risponde soltanto delle obbligazioni condominiali sorte in epoca successiva al momento in cui, acquistandola è divenuto condomino; se in virtù del principio dell’ambulatorietà passiva di tali obbligazioni, appena ricordato, sia stato chiamato a rispondere di spese condominiali  sorte in epoca anteriore, ha diritto a rivalersi nei confronti del venditore.

Un accordo è opportuno anche per le detrazioni fiscali relative alle spese straordinarie deliberate: se nel rogito nulla viene stabilito l’ agevolazione passa automaticamente a favore di colui che acquista l’immobile.